Rifugio Città di Carpi - Malga Maraia

Ai piedi dei Cadini, immersi nei boschi di Misurina, una certezza e una piacevole scoperta

Finalmente sono arrivate delle giornate di bel tempo in montagna e fortunatamente coincidono con la prima settimana di ferie di questo 2023.
Assieme a Giorgia facciamo tappa al comodissimo e strategico hotel Dolomiti Des Alpes a Misurina. Non esiste albergo in posizione migliore per godere di una qualsiasi escursione nelle splendide Dolomiti Orientali.
L’avventura di oggi, scelta per “sgambare” visto che è la prima uscita, ha come obiettivo il rifugio Città di Carpi e l’inedita Malga Maraia.
Partiamo di prima mattina, l’aria è frizzante, raggiungiamo in pochi minuti il parcheggio del Col de Varda sulle rive del lago di Misurina. Qui scegliamo di prendere la seggiovia per risparmiarci all’andata 250/300mt di dislivello. Il tragitto è comodo e abbastanza rapido, si nota subito quanto il Col de Varda sia irto e adatto alle piste da sci di diversa difficoltà in veste invernale.
Raggiungiamo in breve il rifugio Col de Varda dove è d’obbligo fermarsi qualche minuto ad osservare il panorama che spazia tra il gruppo del Cristallo, il Cristallino di Misurina, il monte Piana e il maestoso Rautkofel (monte Rudo). Da qui si scende per un breve tratto ripido sul sentiero CAI 120a ripiegando verso sinistra (direzione Sud) e ci dirigiamo così verso il ben segnalato rifugio Città di Carpi.
Si continua su un falso piano che tendenzialmente continua a scendere accompagnati dai baranci che producono quel calore di sottobosco con l’aroma balsamico. I mughi sembrano sorreggere le montagne che vediamo davanti a noi, dalle gugliate Marmarole fino all’anfiteatro del Sorapiss. Sporgendosi verso Ovest si possono distinguere anche le splendide Tofane e le cime del Nuvolau e Averau.
Continuiamo senza fatica fino al bivio del Bus de Pogofa dove un sentiero ancora in discesa ci invita a malga Maraia. Non abbiamo mai visitato questa Malga quindi dobbiamo andare assolutamente a vederla. Percorriamo il tratto di sentiero CAI 120 in direzione della malga. Sempre su carrareccia ampia e sassosa, ci addentriamo nel bosco di Misurina che ci rinfresca da questa calura che sembra già di estate avanzata.
In circa un’ora dalla partenza dal rifugio Col de Varda raggiungiamo il tratto finale in piano che esce dal bosco e ci prepara all’arrivo alla malga. Si cominciano a notare i recinti attorno alla zona in cui siamo, e un passaggio carrabile con annesso parcheggio ci preparano all’arrivo. Ed eccola qui, malga Maraia, immersa nel verde sinuoso della costa erbosa di Maraia bassa. Le mucche sulle balze erbose di sinistra scampanellano allegramente, mentre sulla destra dei nerissimi cavalli stanno facendo colazione in una zona assolata. La malga è al centro, splendida e rinnovata da poco. Una foto di rito è d’obbligo vista anche la presenza di questi splendidi animali che arricchiscono il panorama dolomitico. Produzione di prodotti tipici e piatti prelibati sono il fiore all’occhiello di questa malga, luogo perfetto anche per i più piccoli escursionisti che sicuramente qui non si annoieranno. Lasciamo la malga e, per lo stesso percorso dell’andata, saliamo sulla strada sterrata che ci riporta senza difficoltà al Bus de Pogofa. Ora imbocchiamo il sentiero in direzione Sud-Est verso la tappa finale di oggi. Percorriamo il sentiero dentro e fuori il bosco, tra finestre sulle Dolomiti e tratti rinfrescanti tra i larici. Il percorso è un continuo sali e scendi con l’ultimo pezzo più deciso all’arrivo alla forcella Maraia. Da qui si ha quasi un 360 gradi sul Sorapiss, Marmarole e la vicinissima Croda di Cianpoduro fino allo sbucare del rifugio alle spalle!
In circa 3 ore dalla partenza, raggiungiamo il rifugio Città di Carpi! Il rifugio è una tappa obbligata per gli escursionisti che si avventurano ai Cadini di Misurina e, soprattutto, per quello che affrontano l’Alta Via numero 4. Noi ci rifocilliamo con una splendida zuppa d’orzo e le mitiche uova, speck e patate immancabili nei rifugi di alta quota. Zaini in spalla e torniamo sui nostri passi visto che il tempo comincia a diventare incerto.
Ripercorriamo lo stesso sentiero dell’andata, sul sentiero CAI 120, che dapprima ci allieta con un paio di discese per poi ricordarci che dal Bus di Pogofa fino al bivio del rifugio Col de Varda il falso piano questa volta è in salita! Non demordiamo e superiamo anche il tratto caldo umido dei baranci. Al bivio con il rifugio Col de Varda, continuiamo dritti sulla strada che scende decisamente e che da qui in poi regalerà solo dislivello negativo! In breve raggiungiamo il parcheggio della seggiovia del Col de Varda.
Un’escursione varia e non difficile. Adatta a tutti, con particolare attenzione ai più piccoli che potranno giocare e godersi animali e natura alla splendida malga Maraia che per noi è stata una splendida sorpresa! Il rifugio Città di Carpi è la solita garanzia di di un luogo di ristoro e relax!

Finalmente sono arrivate delle giornate di bel tempo in montagna e fortunatamente coincidono con la prima settimana di ferie di questo 2023.
Assieme a Giorgia facciamo tappa al comodissimo e strategico hotel Dolomiti Des Alpes a Misurina. Non esiste albergo in posizione migliore per godere di una qualsiasi escursione nelle splendide Dolomiti Orientali.
L’avventura di oggi, scelta per “sgambare” visto che è la prima uscita, ha come obiettivo il rifugio Città di Carpi e l’inedita Malga Maraia.
Partiamo di prima mattina, l’aria è frizzante, raggiungiamo in pochi minuti il parcheggio del Col de Varda sulle rive del lago di Misurina. Qui scegliamo di prendere la seggiovia per risparmiarci all’andata 250/300mt di dislivello. Il tragitto è comodo e abbastanza rapido, si nota subito quanto il Col de Varda sia irto e adatto alle piste da sci di diversa difficoltà in veste invernale.
Raggiungiamo in breve il rifugio Col de Varda dove è d’obbligo fermarsi qualche minuto ad osservare il panorama che spazia tra il gruppo del Cristallo, il Cristallino di Misurina, il monte Piana e il maestoso Rautkofel (monte Rudo). Da qui si scende per un breve tratto ripido sul sentiero CAI 120a ripiegando verso sinistra (direzione Sud) e ci dirigiamo così verso il ben segnalato rifugio Città di Carpi.
Si continua su un falso piano che tendenzialmente continua a scendere accompagnati dai baranci che producono quel calore di sottobosco con l’aroma balsamico. I mughi sembrano sorreggere le montagne che vediamo davanti a noi, dalle gugliate Marmarole fino all’anfiteatro del Sorapiss. Sporgendosi verso Ovest si possono distinguere anche le splendide Tofane e le cime del Nuvolau e Averau.
Continuiamo senza fatica fino al bivio del Bus de Pogofa dove un sentiero ancora in discesa ci invita a malga Maraia. Non abbiamo mai visitato questa Malga quindi dobbiamo andare assolutamente a vederla. Percorriamo il tratto di sentiero CAI 120 in direzione della malga. Sempre su carrareccia ampia e sassosa, ci addentriamo nel bosco di Misurina che ci rinfresca da questa calura che sembra già di estate avanzata.
In circa un’ora dalla partenza dal rifugio Col de Varda raggiungiamo il tratto finale in piano che esce dal bosco e ci prepara all’arrivo alla malga. Si cominciano a notare i recinti attorno alla zona in cui siamo, e un passaggio carrabile con annesso parcheggio ci preparano all’arrivo. Ed eccola qui, malga Maraia, immersa nel verde sinuoso della costa erbosa di Maraia bassa. Le mucche sulle balze erbose di sinistra scampanellano allegramente, mentre sulla destra dei nerissimi cavalli stanno facendo colazione in una zona assolata. La malga è al centro, splendida e rinnovata da poco. Una foto di rito è d’obbligo vista anche la presenza di questi splendidi animali che arricchiscono il panorama dolomitico. Produzione di prodotti tipici e piatti prelibati sono il fiore all’occhiello di questa malga, luogo perfetto anche per i più piccoli escursionisti che sicuramente qui non si annoieranno.



Data

18-06-2023

Distanza

15.58 KM

Tipo escursione

Escursione

Dislivello

580 mt

Lasciamo la malga e, per lo stesso percorso dell’andata, saliamo sulla strada sterrata che ci riporta senza difficoltà al Bus de Pogofa. Ora imbocchiamo il sentiero in direzione Sud-Est verso la tappa finale di oggi. Percorriamo il sentiero dentro e fuori il bosco, tra finestre sulle Dolomiti e tratti rinfrescanti tra i larici. Il percorso è un continuo sali e scendi con l’ultimo pezzo più deciso all’arrivo alla forcella Maraia. Da qui si ha quasi un 360 gradi sul Sorapiss, Marmarole e la vicinissima Croda di Cianpoduro fino allo sbucare del rifugio alle spalle!
In circa 3 ore dalla partenza, raggiungiamo il rifugio Città di Carpi! Il rifugio è una tappa obbligata per gli escursionisti che si avventurano ai Cadini di Misurina e, soprattutto, per quello che affrontano l’Alta Via numero 4. Noi ci rifocilliamo con una splendida zuppa d’orzo e le mitiche uova, speck e patate immancabili nei rifugi di alta quota. Zaini in spalla e torniamo sui nostri passi visto che il tempo comincia a diventare incerto.
Ripercorriamo lo stesso sentiero dell’andata, sul sentiero CAI 120, che dapprima ci allieta con un paio di discese per poi ricordarci che dal Bus di Pogofa fino al bivio del rifugio Col de Varda il falso piano questa volta è in salita! Non demordiamo e superiamo anche il tratto caldo umido dei baranci. Al bivio con il rifugio Col de Varda, continuiamo dritti sulla strada che scende decisamente e che da qui in poi regalerà solo dislivello negativo! In breve raggiungiamo il parcheggio della seggiovia del Col de Varda.
Un’escursione varia e non difficile. Adatta a tutti, con particolare attenzione ai più piccoli che potranno giocare e godersi animali e natura alla splendida malga Maraia che per noi è stata una splendida sorpresa! Il rifugio Città di Carpi è la solita garanzia di di un luogo di ristoro e relax!




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Difficoltà

Turistico - Itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri. I percorsi generalmente non sono lunghi, non presentano alcun problema di orientamento e non richiedono un allenamento specifico se non quello tipico della passeggiata.



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