Eremo dei Romiti

Alla scoperta dello storico convento sul Monte Froppa


Per la prima escursione del 2022 scelgo un percorso non impegnativo, semplice, adatto anche a famiglie con bambini, nello splendido scenario delle Dolomiti Orientali.
Partenza da Domegge di Cadore: dalla strada statale si scende verso il lago di Centro Cadore, si passa il capitello della Vergine del Suffragio che anticipa il ponte che permette di superare il Piave e porta al parcheggio in località Navarre a quota 700mt. La temperatura è di poco sotto lo zero poiché siamo in una zona in ombra la mattina. Da qui parte il sentiero CAI 347 che si insinua nella verdeggiante Val Saceido.
Un cartello in legno con tutte le informazioni necessarie all’escursione, e ad un’eventuale ciaspolata, indica la corretta via per l’eremo. Il percorso sale dolcemente, un ponticello in legno permette di superare un torrente che scende dal Montanel che domina questa valle. Si arriva presto ad un bivio: a sinistra si continua per la strada carreggiabile, mentre a destra si sale nel bosco continuando di fatto il sentiero CAI. Per la salita opto per questa seconda via.
Il sentiero si inerpica nel bosco in modo un po’ più pronunciato, ma senza nessuna difficoltà. Solo in questo periodo prestare attenzione al centro della traccia che può ancora avere dei pezzi ghiacciati. La salita è resa più interessante dalla presenza di una Via Crucis con le 15 stazioni (è presente anche la risurrezione) disseminate sugli alberi, che permettono di riprendere fiato ammirando i dipinti.
Mentre si guadagna dislivello si può ammirare verso ovest la meravigliosa sagoma del monte Antelao maestoso sulle altre vette e comincia già a creare un panorama degno di nota. Al termine della Via Crucis si arriva ad un bivio dove alla sinistra si può notare una piccola cappella intitolata alla Resurrezione di Gesù con dei bellissimi dipinti all’interno. In meno di un’ora si arriva a quota 1100mt dove è possibile intravedere una chiesetta solitaria che si staglia su un cucuzzolo: ecco l’eremo dei Romiti!



Data

02-01-2022

Distanza

6.50 KM

Tipo escursione

Escursione

Dislivello

469 mt

  • Montagna

    Monte Froppa

  • Indirizzo

    Domegge di Cadore, Veneto, Italy

  • Altitudine

    1185.00 m

  • Rifugi

    Rifugio Eremo dei Romiti

  • Informazioni

    Rifugio Eremo dei Romiti

Lo storico-geografo Ottobe Brentari nella sua Guida Storico-Alpina del Cadore del 1886 scrive così: “… Più a N. E., sempre sulla s. del Piave, sul M. Froppa (da non confondersi con il Froppa delle Marmarole) fra le vallette di Peron e di Saicedo, esiste, in mezzo agli abeti, una chiesetta, abbastanza conservata, ed un romitorio, ormai in rovina, in bellissima posizione. Qui nel 1720 un Giovanni Maria Pinazza fondò un eremo, colla chiesetta dedicata a San G. B. ; e la casetta ingrandita poi di un secondo piano, e comprendente otto celle, albergò altrettanti frati o eremiti, i quali però, per la stagione invernale, avevano fabbricata una casa anche a Domegge. Questo convento (l’unico sorto nel Cadore) venne soppresso una prima volta dalla repubblica veneta, ed una seconda da Napoleone nel 1810. ...“ .
L’acuto Brentari non sbaglia a dire “in bellissima posizione”, infatti da qui si ha una vista spettacolare su Domegge, Pieve di Cadore e Calalzo, dominate dal Re indiscusso delle Dolomiti: l’Antelao. Si può osservare anche il monte Rite e, sullo sfondo, si possono notare le cime zoldane con l’inconfondibile Civetta! Il romitorio ora è diventato un bellissimo e confortevole rifugio che prende lo stesso nome dell’eremo. Qui è possibile pernottare e gustare meravigliosi piatti di montagna.
Per la discesa scelgo la strada sterrata dove i gestori del rifugio accedono in comodità con fuoristrada e motoslitta. La via è ampia e comoda, purtroppo però per le condizioni in questa stagione si presenta molto, molto ghiacciata. Consiglio di intraprenderla con ciaspole se dovesse aver nevicato nelle giornate precedenti. Se invece, come in questo caso, la neve non è scesa recentemente, si rischia di imbattersi in suolo ghiacciato dove sono obbligatori almeno i ramponcini. La strada è un po’ più lunga rispetto alla salita nel bosco ma permette di godere di scorci innevati molto belli. Inoltre, si arriva anche alla Malga o Casera Malauce (chiusa in questa stagione) dove vivono dei bellissimi cavalli dal manto bruno. In poco più di un’ora dall’eremo si giunge al bivio dell’andata che immette nel sentiero CAI 347 e in breve al parcheggio.
Un’escursione breve ma carica di storia, cultura e tradizione. Percorso adatto a tutti (previo utilizzo di attrezzatura consona alla stagione), consigliato per chi vuole regalarsi un momento di relax dalla frenesia quotidiana immedesimandosi negli eremiti che vivevano secoli fa in questi luoghi un tempo incontaminati.




Ti è piaciuta la mia avventura?

Difficoltà

Turistico - Itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri. I percorsi generalmente non sono lunghi, non presentano alcun problema di orientamento e non richiedono un allenamento specifico se non quello tipico della passeggiata.



;