Monte Altare

Prima ascensione per mia mamma dopo 62 anni!


L’escursione di oggi non è esplorativa, impervia o scavezzacolli, ma è a tutti gli effetti una prima ascensione. Non per me, ma per mia mamma che a 62 anni di età ha voluto effettuare l’impresa! Io a tutti gli effetti ho fatto da guida, anche questa una nuova esperienza.
Partenza dall’area Fenderl, poco distante dal centro cittadino di Vittorio Veneto, un polmone verde dove solitamente vengono organizzate feste e ritrovi all’aria aperta. Oggi infatti abbiamo trovato un raduno di Boy Scout. Parcheggiamo la macchina, mia mamma è già pronta con il 100 grammi della Camp e vestita da capo a piedi della Quechua (quasi più tecnica di me). L’unica pecca: le scarpe al limite per un’escursione, seppur breve, all’interno del bosco.
Partiamo! Percorriamo il viale alberato che racchiude l’area Fenderl fino a raggiungere l’imbocco del sentiero CAI 1042a, purtroppo non adeguatamente segnalato, ma comunque distinguibile da una strada bianca che procede in direzione Sud-est per qualche centinaio di metri, per poi deviare con un decisa salita in direzione ovest. Raggiungiamo in breve Casera Bastanzetti, una cascina ben ristrutturata con un’imponente asta con la bandiera italiana che sventola davanti.
Seguiamo il sentiero dritto, evitiamo di deviare sulla sinistra dove ci invita un bel ponte in legno, e raggiungiamo un capitello con la Madonna e una preghiera per i fornai della provincia di Treviso. Da qui prendiamo la sinistra e seguiamo la traccia che si insinua nel bosco, a volte fitto, rimanendo perlopiù in quota. Raggiungiamo una deviazione sulla destra che permette di guadagnare dislivello superando una serie di massi ben scalettati. Qui lasciamo di fatto il sentiero CAI e ci addentriamo in vie non ufficiali ma molto battute e segnate con il tricolore sugli alberi.
Mia mamma continua con un buon ritmo anche grazie ai fedeli bastoncini che le permettono un avanzamento sicuro. Un paio di tornanti e arriviamo ai piedi di un costone roccioso che identifica la parte sommitale del Monte Altare. Ora dobbiamo aggirarlo. Scegliamo la via di sinistra che continua a salire: qui il sentiero si fa più stretto, guardando il panorama si può già avere una splendida vista su Serravalle, Santa Augusta e San Lorenzo.



Data

31-10-2021

Distanza

4.63 KM

Tipo escursione

Escursione

Dislivello

215 mt

  • Montagna

    Monte Altare

  • Indirizzo

    Vittorio Veneto, Veneto, Italy

  • Altitudine

    350.00 m

  • Rifugi

  • Informazioni

Dopo appena 35 minuti di camminata arriviamo al bivio che porta all’ultima cresta per arrivare alla croce. Effettivamente non mi ricordavo questa via così irta e, a tratti, leggermente esposta con gradoni creati da massi di natura sedimentaria scavati dall’erosione dell’acqua piovana. Qui la mamma dà il meglio di sé e riesce a superare ogni difficoltà come un capriolo. Non dimentichiamo che soffre anche di vertigini e la conformazione della salita non aiuta di certo. La presenza di gradini artificiali, creati con pezzi di mattoni tra le fenditure di roccia, aiutano nei punti più difficili. Ultimi passi, incuneati tra i costoni di roccia dove notiamo la presenza di vecchi occhielli metallici che in passato accoglievano dei cavi della medesima fattura.
Ecco la croce: siamo in cima al Monte Altare! 350mt sul livello del mare, un’inezia rispetto alla mie solite avventure. Questa però è un’escursione più di cuore e di famiglia. La maestosa croce di metallo, di un bianco candido immacolato, è stata costruita, in parte, da mio nonno materno Luigi (Gigi) Da Re. Anche per questo motivo la prima ascensione da parte di mia mamma ha un sapore ancora più appagante.
Da qui si domina l’intera Vittorio Veneto: Serravalle sulla sinistra con il monte Baldo e Santa Augusta che fanno da cornice al Col Visentin alle spalle. Sulla destra il col San Paolo, il Castel del Vescovo e Ceneda. Purtroppo oggi la giornata presenta un po’ di foschia, altrimenti si vedrebbe luccicare il campanile di San Marco a Venezia! Una bella pausa ristoratrice e ci organizziamo per evitare di scendere dalla stessa parte dell’andata dove l’ultimo pezzo sarebbe davvero impegnativo in discesa. Ci dirigiamo quindi in direzione sud-ovest verso la vera cima del Monte Altare (450mt), la costeggiamo sulla destra e prendiamo un sentiero, segnato sempre con il tricolore, che resta in quota per poi effettuare una discesa con un paio di tornanti. Questa via è molto comoda, per niente opprimente dal punto di vista della vegetazione, sentiero ampio con radici che permettono di avere dei gradini naturali. Arrivati ad un trivio, deviamo sulla destra sul sentiero che scende e che ha come segno la marcatura “C…P” rossa su fondo bianco. Il sentiero ci fa scendere verso est e, dopo aver superato un rudere di una vecchia casera e un piccolo tronco schiantato, troviamo una nuova deviazione. Seguiamo sempre la via segnata “C…P”, a sinistra, intervallata dal segnale tricolore su alcuni tronchi. Il sentiero rimane molto ben segnato, pulito e largo. Siamo immersi in un bosco arioso e silenzioso. Troviamo anche qualche bel riccio di castagne “matte” che portano fortuna. Quando il bosco si apre notiamo che siamo ritornati ad un punto già raggiunto all’andata: la Madonna dei fornai. Raggiungiamo così Casera Bastanzetti da dietro, ci ricongiungiamo al sentiero CAI 1042a e in poco tempo siamo nuovamente al parcheggio dell’area Fenderl.
Con l’esperienza acquisita il miglior sentiero per raggiungere il Monte Altare è quello che noi abbiamo percorso in discesa. Si è rivelato il più semplice, comodo e alla portata davvero di tutti. Si evita così la crestina che per alcuni può rivelarsi troppo complicata.
Termina così la prima ascesa al monte Altare di mia mamma, all’età di 62 anni e dopo un’operazione al menisco! Davvero una grande impresa per lei! Una breve escursione ma che racchiude in sé un vortice di emozioni impagabili!




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Difficoltà

Turistico - Itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri. I percorsi generalmente non sono lunghi, non presentano alcun problema di orientamento e non richiedono un allenamento specifico se non quello tipico della passeggiata.



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