Rifugio Città di Fiume

Anello dallo Staulanza fino al rifugio Aquileia


Novembre è iniziato con delle giornate, a dir poco, spettacolari! Cielo terso e clima ideale per la stagione accendono un tarlo nella testa: montagna!
In pochissimo tempo organizzo l’itinerario e via, verso il passo Staulanza, in Zoldo.
Oggi la mia compagna di avventure è Giorgia, impaziente di raggiungere i piedi del Pelmo e gustarsi una scorpacciata di Dolomiti.
Partenza a quota 1663mt, sentiero CAI 467, direzione rifugio Città di Fiume!
Il sentiero si presenta agevole da subito: una comoda mulattiera accompagna l’escursionista di qualsiasi livello per il sottobosco. Salendo si intravede sempre la sagoma imponente del “Caregon del Padre Eterno” che regala emozioni sempre nuove. Si attraversa anche il torrente Fiorentina che preannuncia l’arrivo all’omonima malga. Da qui si può osservare un vasto panorama in cui è possibile godere della Marmolada e del Piz Boè!
Lasciando la malga, attualmente chiusa, in breve tempo si raggiunge il rifugio Città di Fiume. Il monte Pelmo regna sovrano in una cartolina mozzafiato assieme al rifugio. Il Civetta fa capolino e al suo fianco il meno rinomato Monte Crot.
Le nuvole sono assenti, il sole scotta come nella più bella primavera inoltrata! Un paio di panini e il pranzo diventa paradisiaco al cospetto delle Dolomiti.



Data

07-11-2020

Distanza

8.58 KM

Tipo escursione

Escursione

Dislivello

406 mt

Una volta ricaricate le batterie ci aspetta il ritorno ad anello. Tornati a malga Fiorentina abbiamo imboccato la variante del sentiero 467 che ci porterà al rifugio Aquileia. Un sentiero abbastanza irto e con suolo molto scivoloso in alcuni punti. Alcuni alberi caduti in mezzo alla via riportano la memoria alla tempesta Vaia. Raggiungiamo così il Ru Antermon: un impetuoso torrente che attraversiamo comodamente su un ponticello in legno.
Da qui la strada si fa più larga e tranquilla, raggiungiamo un pianoro erboso dove sicuramente pascolavano le mucche in estate. Davanti a noi scorgiamo il rifugio Aquileia, ultima tappa di questa spettacolare avventura. I colori autunnali qui sono vivi e variopinti, da soli appagherebbero l’intera giornata... ma, voltandoci, le Dolomiti ci fanno un ultimo regalo: il Pelmo, sgombro di nuvole, imperioso, con alla base una macchia autunnale. Un’immagine scolpita nel cuore che ci fa tornare alla macchina felici e fieri delle nostre montagne!




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Difficoltà

Turistico - Itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri. I percorsi generalmente non sono lunghi, non presentano alcun problema di orientamento e non richiedono un allenamento specifico se non quello tipico della passeggiata.



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