Pizzoc dal Cansiglio

Da Vallorch attraverso le creste del Millifret


L’escursione di oggi parte dalle mie zone, dalle prealpi venete che vedevo dalla mia cameretta a Vittorio Veneto. Raggiunto l’altopiano del Cansiglio di prima mattina, e più precisamente il rifugio Vallorch, io e il mio collega e amico Alessandro ci prepariamo per raggiungere la cima del Pizzoc.
L’itinerario però, oltre ad essere inedito, di preannuncia molto particolare per il passaggio sulla cima Millifret.
Lasciato il parcheggio, dopo pochi minuti raggiungiamo il villaggio di Vallorch con casette in legno molto caratteristiche. È questo il villaggio Cimbro di Vallorch, abitazioni in legno tipiche delle popolazioni originarie della Baviera che nel corso degli anni si insediarono stabilmente nel Cansiglio. Abili lavoratori del legno, fornivano alla Sereniissima repubblica di Venezia il legname necessario per tutte le attività.
Da qui abbiamo raggiunto “la Faja” una piccola baita dalla quale abbiamo iniziato il sentiero F1 in mezzo al bosco: un polmone verde di altissimi faggi ci ha accompagnato per gran parte dell’escursione. Una foresta ariosa, che profuma di natura e che regala giochi di colori e luci incredibili anche se la giornata non era delle più belle dal punto di vista atmosferico. Continuando sempre seguendo il sentiero ben segnato, abbiamo raggiunto una prima deviazione con la strada del Taffarel. Qui abbiamo scelto di intraprendere il sentiero dritto per dritto che percorre esattamente il letto del torrente Vallorghet, oggi asciutto.



Data

17-10-2020

Distanza

16.62 KM

Tipo escursione

Escursione

Dislivello

757 mt

A quota 1458mt ci troviamo ad un trivio: sulla destra il sentiero che porta a Pian dea Pita e casera Mezzomiglio, a sinistra un sentiero in quota che raggiunge il Pizzoc e, dritto, il sentiero che abbiamo scelto per raggiungere il Millifret.
Il sentiero, per tutto il Vallone Vallorch percorso è abbastanza insidioso, molto umido e composto da sottobosco e fogliame che coprono rocce affioranti.
A 1500mt la sorpresa: una spruzzata della prima neve della stagione, da qui abbiamo tenuto la destra per salire e rimanere in cresta fino a raggiungere la cima del Millifret. Purtroppo come anticipavo, il meteo non ha aiutato e il panorama è stato nullo. Quindi ci siamo girati subito e siamo ridiscesi per raggiungere il sentiero E7 e la successiva vista panoramica sul Visentin e sul Pizzoc, che con la spruzzata di neve, somigliava ad un paesaggio lunare.
Attraversata l’Oselada sulla Croda Marza, abbiamo raggiunto in breve tempo il rifugio Città di Vittorio Veneto dove ci siamo rifocillati con deliziosi e abbondanti piatti paradisiaci.
Il nostro obiettivo era far passare il nebbione che si era formato, purtroppo però non si è mai diradato e non ci ha permesso di vedere niente nemmeno dalla cima del Pizzoc.
Abbiamo scelto un itinerario avventuroso per il ritorno tagliando per il bosco e per i ruscelli asciutti che agevolavano la discesa in mezzo ai faggeti. Ad un certo punto abbiamo incrociato e percorso la strada del Taffarel, molto agevole e indicata per i meno esperti. La strada infatti mantiene sempre una pendenza dolce e piacevole. Incrociato nuovamente il sentiero F1 abbiamo raggiunto in breve tempo l’auto al rifugio Vallorch.




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Difficoltà

Escursionisti - Itinerari su sentieri od evidenti tracce in terreno di vario genere (pascoli, detriti, pietraie...). Sono generalmente segnalati con vernice od ometti (pietre impilate a forma piramidale che permettono di individuare il percorso anche da lontano). Possono svolgersi anche in ambienti innevati ma solo lievemente inclinati. Richiedono attrezzatura ed una sufficiente capacità di orientamento, allenamento alla camminata anche per qualche ora.



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