Cima Pape

Vetta sorprendente nell’agordino


Giornata a dir poco caldissima, neanche una nuvola in cielo… giornata perfetta per raggiungere la cima Pape! Questa montagna poco conosciuta si trova nella valle agordina tra le Pale di San Martino e il Civetta. La partenza del sentiero 795 è da Bodo, sopra Cencenighe Agordino: una strada molto stretta di montagna fa subito capire il perché questa meta sia conosciuta principalmente dagli agordini. Una piccola indicazione sulla strada marca l’inizio dell’itinerario e da subito il sentiero è impegnativo e attraversa il piccolo borgo di Cioit proprio tra le case. Dopo poco si raggiunge una strada bianca utilizzata dai boscaioli per continuare il lavoro di pulizia degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia del 2018. Ad un tornante c’è l’indicazione per Cima Pape e il percorso si sposta nel mezzo sottobosco, sempre irto, sempre su con il sole che in ogni caso passa tra la vegetazione e rende davvero critica l’avanzata. A questo punto del percorso avevo già finito una buona parte delle riserve d’acqua e non ero nemmeno a metà! Per fortuna oggi sono in compagnia del mio amico Leonardo e assieme siamo riusciti a superare anche questi momenti critici dettati dal forte caldo. Ironia della sorte, a quota 1600mt abbiamo trovato anche un piccolo nevaio che si stava sciogliendo. Il sentiero a questo punto si apre e si staglia davanti a noi lo splendido Civetta e il Moiazza. Attraversiamo torrenti asciutti e altri ancora umidi fino ad inerpicarsi nel greto di un grosso torrente per qualche metro di dislivello. A 1950mt comincia il tratto più fastidioso con erba alta e sentiero quasi invisibile fino ad un anfiteatro naturale dove si può vedere la Cima Pape con la sua croce lucente e dall’altra la forcella Pape che porta all’omonima malga.



Data

01-08-2020

Distanza

12.84 KM

Tipo escursione

Escursione

Dislivello

1283 mt

  • Montagna

    Cima Pape

  • Indirizzo

    Cencenighe Agordino, Veneto, Italy

  • Altitudine

    2500.00 m

  • Rifugi

  • Informazioni

L’ultimo pezzo in cresta è il più duro: la cima è pressoché sempre visibile, ma la stanchezza e il caldo sembra che non te la facciano mai raggiungere. A pochi metri dalla vetta una piccola deviazione ci ha regalato una piccola arrampicata proprio sulla lama della cresta! E, finalmente, in vetta a 2500mt, Cima Pape raggiunta! Il panorama è mozzafiato, la posizione strategica di questo cucuzzolo permette di vedere le Pale di San Martino, il monte Agner, Moiazza, il Civetta, Alleghe e il lago, sullo sfondo il Sorapiss, il becco di Mezzodì e le Tofane fino alla parete Nord della Marmolada! Un senso di Pace e di soddisfazione che poche altre cime sanno regalare. Dopo aver mangiato e praticamente finito tutta l’acqua siamo ridiscesi e al bivio tra il sentiero 759 e 760, abbiamo scelto la prima variante e abbiamo fatto molto bene. Infatti 200mt circa più in basso si trova “La Busa” una bella baita utilizzata come bivacco dove ci attendeva una fresca e rigenerante fontana di acqua limpida e ghiacciata. Ricaricato tutte le borracce abbiamo intrapreso l’ultima ora e mezza di cammino molto più tranquilli e rilassati. Di ritorno alla macchina abbiamo guardato in direzione della Cima Pape: la vetta è lì ed è inconfondibile la piccola sagoma della croce. Poco tempo prima eravamo lì in vetta su quel fazzoletto di rocce ad ammirare le Dolomiti in tutto il loro splendore!




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Difficoltà

Escursionisti Esperti - sono intinerari generalmente segnalati ma con qualche difficoltà: il terreno può essere costituito da pendii scivolosi di erba, misti di rocce ed erba, pietraie, lievi pendii innevati o anche singoli passaggi rocciosi di facile arrampicata (uso delle mani in alcuni punti). Pur essendo percorsi che non necessitano di particolare attrezzatura, si possono presentare tratti attrezzati se pur poco impegnativi. Richiedono una discreta conoscenza dell'ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini. La preparazione fisica deve essere adeguata ad una giornata di cammino abbastanza continuo.



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