Verticale al Col Visentin

Da Fais fino alla cima


Si ritorna sulle montagne di casa, sopra Vittorio Veneto. L’obiettivo è il Col Visentin, ma non dalla solita via, non dal versante del Nevegàl o dalla strada asfaltata. La scelta di oggi è ricaduta sul sentiero 985, con la variante 985a. Partenza da Fais sopra Longhere e più precisamente da Borgo Collon. L’aria è bella fresca, ma entrando nel sottobosco si soffre già di un’umidità soffocante. Appena partiti si trova subito il bivio tra il sentiero 985 e la variante 985a, da itinerario prestabilito scelgo quest’ultima ma arrivati alle casere Biz il sentiero sparisce… letteralmente! Non esiste più, al suo posto una fitta vegetazione, rovi ovunque, alberi in mezzo al passaggio: si torna indietro e opto per il sentiero che doveva essere per il ritorno. Qui il sentiero è ben visibile, bello irto e in mezzo al bosco. Si passa anche per una grotta naturale di origine carsica, il Landro, al cui interno è presente anche una piccola cappella votiva. Raggiunta la strada principale, si ha una bellissima vista sul lago Morto, Nove e la vista di Vittorio Veneto.



Data

26-07-2020

Distanza

15.80 KM

Tipo escursione

Escursione

Dislivello

1254 mt

  • Montagna

    Col Visentin

  • Indirizzo

    Vittorio Veneto, Veneto, Italy

  • Altitudine

    1760.00 m

  • Rifugi

    Rifugio 5° Artiglieria Alpina

  • Informazioni

    Rifugio 5° Artiglieria Alpina

Ora comincia il difficile: inizia il Troi dei Crodòi, “il sentiero delle crode” che, fin da subito, è molto dissestato, pieno di erba alta fino al ginocchio. Non è più possibile tornare indietro, quindi via, sempre avanti, con i pantaloncini corti in mezzo alle sterpaglie, a volte senza vedere dove poggiavano gli scarponi. Sentiero molto brutto, praticamente non più esistente da parecchio tempo, ma la posizione, la costa ripida che sale verso il Visentin, lo strapiombo che si vive ad ogni passo lo rendono in ogni caso particolarissimo. Dopo 2h dalla partenza si raggiungono le Casere Marin, da qui parte la vera e propria “verticale” del Visentin: un sentiero dritto per dritto con la solita erba alta. I paletti del vecchio sentiero ci sono ancora, ma sono completamente inghiottiti dalla natura che si è riappropriata dei propri spazi. Ovviamente su questa cresta senz’alberi il sole ha picchiato come non mai... La meta si vede, si vede il rifugio 5° Artiglieria Alpina e le antenne caratteristiche della cima. L’arrivo in forcella è fantastico: la vista dell’intera Valbelluna, il Piave e le Dolomiti Bellunesi sullo sfondo, la Schiara, il Pelf, il Serva fino al Col Nudo. Di lì a poco si raggiunge il rifugio del Visentin, dove si domina anche il vittoriese e la valle di Revine Lago. Il ritorno è stata una scoperta di sentieri sempre impervi e segnati, per modo di dire, fino al ricongiungimento con il sentiero 985 dell’andata. In meno di un’ora e mezza dalla cima alla macchina, una discesa a rotta di collo. Escursione veramente impegnativa sia dal punto di vista del dislivello (circa 1300mt) ma soprattutto per la presenza di sentieri impervi (o proprio inesistenti). Il panorama, la vetta raggiunta in cresta, l’intero percorso centrale in bilico sul versante più scosceso del Visentin, permettono di etichettare l’escursione come una vera e propria Avventura!




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Difficoltà

Escursionisti Esperti - sono intinerari generalmente segnalati ma con qualche difficoltà: il terreno può essere costituito da pendii scivolosi di erba, misti di rocce ed erba, pietraie, lievi pendii innevati o anche singoli passaggi rocciosi di facile arrampicata (uso delle mani in alcuni punti). Pur essendo percorsi che non necessitano di particolare attrezzatura, si possono presentare tratti attrezzati se pur poco impegnativi. Richiedono una discreta conoscenza dell'ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini. La preparazione fisica deve essere adeguata ad una giornata di cammino abbastanza continuo.



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