Rifugio Boz

Avventura solitaria sulle Vette Feltrine


Partenza sopra Feltre dalla Val Canzoi per raggiungere uno dei rifugi inediti: il rifugio Boz. Sentiero interrotto al pubblico per i troppi alberi caduti sul sentiero, ma abbastanza semplice… all’andata. Fino al passo Finestra a 1776 mt non ho trovato difficoltà e neanche neve. Da qui in poi invece l’escursione si è rivelata un’impresa avventurosa! Il sentiero, per la posizione, si è presentato subito come un letto candido di neve intatta: nessuno aveva battuto traccia da parecchi mesi. Il mio unico punto di riferimento, visto che non avevo mai fatto questo sentiero, erano le orme di qualche animaletto che voleva rifugiarsi al rifugio Boz. In certi punti si vedevano delle micro valanghe cadute di recente sul sentiero. Il caldo si faceva sentire e il passo sulla neve intonsa diventava più pesante ed ad un certo punto la concentrazione è venuta meno, tanto da farmi scivolare e perdere il controllo per 25 metri di discesa. Fortunatamente gli scarponi hanno fatto presa su un po’ di neve morbida, altrimenti sarei sceso ancora per adagiarmi sulla piana in fondo. La risalita è stata dura ma mi ha fatto capire quanto sia importante stare sempre concentrato soprattutto se da solo. Il rifugio Boz si vedeva praticamente dal passo Finestra ma non arrivava mai. Riuscire a vederlo vicino e a toccarlo è stata una liberazione. La sua ombra è stata provvidenziale per combattere il sole cocente della giornata (la scivolata di 25 metri sulla neve è stata un toccasana per un po’ di refrigerio). Mentre bevevo mi guardavo intorno e cominciavo a sudare freddo: non mi ero accorto che per raggiungere la forcella del ritorno c’era un bel po’ di dislivello, ancora.



Data

23-03-2019

Distanza

20.00 KM

Tipo escursione

Escursione

Dislivello

1440 mt

  • Montagna

    Monte Alvis

  • Indirizzo

    Val Canzoi, Veneto, Italy

  • Altitudine

    1881.00 m

  • Rifugi

    Rifugio Boz

  • Informazioni

    Rifugio Boz

Un po’ di calcoli al volo con la cartina e confermo la scelta del percorso ad anello preventivato. In mezz’ora sono riuscito a raggiungere la forcella Alvis su un sentiero di neve fresca veramente impegnativo senza ciaspe. Avevo finalmente concluso la salita e questa volta davvero da qui sarebbe stata tutta in discesa! La vista verso la Val Canzoi e il Col del Demonio è stata davvero appagante. Il ritorno, visto che ero un po’ in ritardo rispetto al preventivo, l’ho fatto a capofitto. Da questa parte del sentiero c’era meno neve per fortuna, ma era presente fino a 1200 mt: pazzesco per la stagione. Dopo un terzo del percorso ho trovato la Malga Alvis, bel punto di ristoro con una splendida meridiana con un motto verissimo: “Il sol magna le ore”. Il resto del sentiero è abbastanza anonimo dentro nel bosco. Degne di nota le stalattiti di ghiaccio in alcuni punti rocciosi a strapiombo sul sentiero. Finalmente il lago La Stua faceva capolino, il traguardo era vicino… si a meno di arrampicare (si arrampicare) su una serie infinita di alberi caduti sul sentiero che non si riuscivano neanche ad aggirare. Una volta superati questi ostacoli mi sono imbattuto in un gruppo di boscaioli che stavano pulendo il bosco da questi alberi pericolosi. Anche da questa parte il sentiero era interdetto al pubblico. Al mio passaggio tutti mi guardavano come se fossi stato un alieno! Passato il lago e ripresa la strada asfaltata ho raggiunto in breve la macchina e completato l’eccezionale anello. 19,15 km, oltre 1400 mt di dislivello positivo per un totale di 5h e 30m. Giorni dopo ho verificato le recensioni escursionistiche di questo itinerario e tutte sono concordi sulla tempistica di 8h-8h 30m per completare l’anello! Molto soddisfatto quindi per la preparazione.



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Difficoltà

Escursionisti Esperti - sono intinerari generalmente segnalati ma con qualche difficoltà: il terreno può essere costituito da pendii scivolosi di erba, misti di rocce ed erba, pietraie, lievi pendii innevati o anche singoli passaggi rocciosi di facile arrampicata (uso delle mani in alcuni punti). Pur essendo percorsi che non necessitano di particolare attrezzatura, si possono presentare tratti attrezzati se pur poco impegnativi. Richiedono una discreta conoscenza dell'ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini. La preparazione fisica deve essere adeguata ad una giornata di cammino abbastanza continuo.



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